venerdì 12 febbraio 2016

I due manifesti che si riferiscono alle foibe appesi sulla porta di ingresso del 28 maggio

 I due manifesti appesi sulla porta di ingresso al centro sociale.
Quello a sinistra è il manifesto "ufficiale" della manifestazione promossa dal Comune di Rovato, quello in basso destra è quello dell'iniziativa "spontanea" di Brescia Identitaria -parente stretta di Valtrompia identitaria, protagonista delle manifestazioni razziste in Valtrompia




Per documentarsi minimamente sulla storia della legge che ha istituito il nostrano "Giorno del ricordo" potrebbe forse bastare l'articolo di Wikipedia, con tutti i suoi limiti. Senza dimenticare la sciagurata performance di Napolitano nel 2007, che sposò in pieno la lettura irredentistica semplificata, parlando di "pulizia etnica", suscitando l'entusiasmo delle associazioni egemonizzate dai fascisti e le proteste ufficiali NON della Jugoslavia titina, ma delle "nuove" Slovenia e Croazia. Queste alcune delle "frasi celebri" di Napolitano:
un intero popolo di istriani, fiumani e dalmati, che al confine orientale dell’ Italia, dopo l’8 settembre ’43, furono vittime di un moto di odio e di furia sanguinaria e di un disegno annesionistico slavo che prevalse innanzitutto nel Trattato di pace del 1947 e che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica

Questo invece il testo dei due articoli decisivi della legge incriminata:
 Legge 30 marzo 2004, n. 92

"Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati"

pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 86 del 13 aprile 2004





Art. 1.

    1. La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
    2. Nella giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.

Nessun commento:

Posta un commento